Nella mia vita c’è troppo neorealismo – Volume II –

Considerato che la virtù sta miezz a via personalmente ho scelto un “luogo in movimento” facendomi abbagliare come una squaw con le perline dalla immane quantità di bar, bettole, multiculturalità e artisticità che albergano nel quartiere.
Fin qui tutto bene se non fosse che in questo ambiente radical chic (giuro che proprio non lo sapevo che era “figo” abitare qui) finisce sempre che sei l’unico sfigato a non essere film maker, video maker, visual maker, artistic maker, e, di conseguenza, la tua immagine sociale subisce una brutta flessione verso il basso. Ora che ci penso probabilmente ho aperto un blog solo per dire a qualcuno che sono una blogger che, sicuramente non è figo come un “maker” ma comunque migliora la mia immagine radical shock.
In questo ambaradan di artisticità io e il mio uomo siamo tra i pochi derelitti a condurre una vita priva di vernissage e maker maker, nonché tra i pochissimi che la mattina si svegliano e vanno a lavorare come dei comunissimi e banalissimi mortali (in verità attualmente sono più simile ad un abitante del mio quartiere ma, già so che questa dorata condizione passerà).
Dunque la vita qui non inizia mai prima di mezzogiorno e vorrei sfidare chiunque a mantenere un certo contegno mentre alle 8:00 del mattino aspetti che quel maledetto tram chiamato desiderio arrivi per portarti via, mentre le forze della natura si abbattono sulla tua fragile individualità sferzandoti come un ramoscello di bambù e tutte le piaghe di Egitto si concentrano su di te e pochi altri astanti…
 
To be continued… perché non c’è mai limite al fastidio

Informazioni su nicolesda

Seguace del divanismo culturale, fedele ai dettami dell'alfa privativa, ha come guide spirituali Ru Paul e Karen Walker. Scrive un blog al solo scopo di raggiungere un, del tutto improbabile, successo editoriale che le permetterà di realizzare il suo bieco sogno: lavorare un giorno a settimana (svegliandosi a mezzogiorno), perché c'è chi è nato per soffrire e chi, come lei, NO.
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3 risposte a Nella mia vita c’è troppo neorealismo – Volume II –

  1. N1colesda ha detto:

    Sto per continuare sto per continuare… non sto per continuare

  2. elipiccottero ha detto:

    Quando abitavo a Trieste col mio ex stavamo in un quartiere di artistoidi di sinistra, e lui era fascista mentre io lavoravo in un call center… non ti dico le facce dei vicini quando scoprivano 'ste cose.

  3. N1colesda ha detto:

    Che inqualificabili vicini che eravate! senza vantare neanche un maker maker…e pure attanagliati da quel banalissimo mondo  del lavoro, deprivati da maker maker e vernissage… ma, noto con piacere che tu non solo sei sopravvissuta ma vivi anche piuttosto bene…

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