Afa mista a calore mista a correnti ascensionali mista a sudore mista a iastemma mista ad autostrade italiane, mista a cessi intasati da madri bambine nonne bisnonne mista a quella magica allegria da emigrante…
Sono rientrata a casa. Lunedì mi recherò in quell'ameno sito conosciuto ai più come luogo di lavoro che, all'attualità, dopo neanche 2 mesi, mi ha procurato:
1) una tonsillite quasi mortale in pieno luglio
2) innumerevoli frustrazioni personali di natura varia ed eventuale
3) quella voglia di scappare con la prima compagnia di artisti di strada alla volta di qualche paese derelitto e misconosciuto a cibarmi di semi e vestirmi di iuta.
Sono tornata e in soli 10 giorni ho ingerito ettolitri di alcolici, falcidiato intere generazioni di animali marini, fumato miriadi di sigarette, parlato parlato e parlato della qualunque con chiunque (anche in lingue non mie utilizzando il linguaggio dei segni che ci insegnano nel napoletano), preso sole, rifiutato sole, ripreso sole, visitato luoghi culturali per darmi un tono,utilizzato scarpe con tacco per circa 5 minuti, dormito come un animale e puzzato come un cane bagnato.
Ma purtoppo tutte le cose belle finiscono e sebbene abbia investito almeno 20 euro in grattini nella speranza di sfuggire al mio tristo destino, sono ancora qui a sudare sul pc mentre il mio cervello evapora ed i miei piedi assumono la forma di due taralli spugnati.
Ah! l'estate! Ah quel buruburu di musichette di merda, quel coacervo di ragazzine dedite alla prostituzione, i giuovini che giocano in spiaggia, i bambini che giuocano in spiaggia ( ma ma solo io in spiaggia non faccio una mazza? ) le coppiette che si amano, le coppiette che si amano e poi si tradiscono riamandosi il giorno dopo, quello strano eccitamento provocato dalla sabbia nelle mutande e due stelle messe in croce. Ah l'estate italiana! i pantaloni bianchi con i perizoma neri, le scarpe gioiello, i capelli infeltriti, squillanti vocine femminili, arrapate voci maschili, i medaglioni con i petti villosi, le magliettine rosa con l'addome chirurgico, i sandali bianchi maschili.
Giuro Italia non mi avrai mai più d'estate!